Documenti richiesti per vendita immobiliare
Sei proprietario di un appartamento e hai deciso di vendere il tuo immobile?
Se hai già completato i primi due passaggi (perizia e valutazione del mercato immobiliare e scelta dell’agenzia), ecco cosa ti occorre sapere e quali documenti servono per procedere nella vendita.
- Documenti in corso di validità
- Visura e planimetria catastale
- Codice fiscale o P.iva (nel caso un immobile sia intestato ad una società)
- Atto di provenienza: rogito di acquisto, successione (*) o altro.
- APE ovvero, l’attestato di prestazione energetica, obbligatoria per la vendita di tutti gli immobili ad esclusione di garage o cantine senza riscaldamento
- RTI (relazione tecnica integrata)
- Precedenti edilizi (ristrutturazioni effettuate e registrate)
- Certificato di abitabilità
- Certificazione degli impianti
- Ultimi 2 verbali condominiali (in caso di immobile in condominio)
- Nome dell’amministratore e regolamento del condominio
(2) ** La RTI o RELAZIONE TECNICA INTEGRATA è il documento che tutela venditore e acquirente, segnalando eventuali abusi o difformità sulla proprietà oggetto della compravendita.
Un geometra, ingegnere o un architetto abilitato attestano la regolarità catastale, le varie autorizzazioni ed eventuali ristrutturazioni ed ampliamenti dell’immobile in oggetto.
Il tecnico dovrà effettuare un accesso agli atti in Comune e in seguito effettuare un sopralluogo nell’immobile, verificando la corrispondenza tra quanto depositato in catasto e quanto effettivamente presente.
In caso di abusi o altre difformità catastali, è necessario sanare immediatamente il vizio presente in modo da allineare la pratica allo stato di fatto attuale.
La RTI non è obbligatoria, ma ormai moltissimi studi notarili non rogitano senza questo documento: infatti, in caso di acquisto di immobile con difformità non sanate, potrebbero sorgere problemi di compravendita tali da annullare l’atto oppure lunghi contenziosi post compravendita.
Puoi affidarti tranquillamente alla nostra agenzia Roversi Immobiliare anche per questa pratica, poiché ci avvaliamo di tecnici abilitati in grado di produrre la RTI.
Ti consigliamo di far redigere questo documento non appena hai deciso di vedere il tuo immobile: i tempi tecnici possono essere più lunghi del previsto (1-3 mesi) e in caso di compromesso con un immobile che presenta difformità, potresti non riuscire a renderlo conforme prima del rogito, risultando inadempiente nei confronti dell’acquirente.
(1) Atto di provenienza
E’ il documento che attesta la legittimità del diritto reale sull’abitazione, tutelando l’acquirente sulla reale proprietà dell’immobile.
L’atto di provenienza, oltre o alla compravendita, può avvenire tramite donazione o eredità (dichiarazione di successione).
Rispetto al normale atto di vendita di un immobile, quando si tratta di una casa o appartamento ereditato gli adempimenti necessari dal punto di vista burocratico sono più numerosi e può essere utile aver presente quali sono i passaggi di questo processo.
(*) La Dichiarazione di Successione è il documento che certifica il trasferimento dell’immobile agli eredi: va presentato entro un anno dal decesso dal beneficiario ed è un documento importante per le tassazioni fiscali.
Per vendere un immobile ereditato è necessario presentare anche altri documenti.
Il primo è l’atto di accettazione dell’eredità, che può essere espressa o tacita.
Il secondo atto è la trascrizione dell’accettazione dell’eredità, che certifica per tutti i soggetti coinvolti che la proprietà dell’immobile in oggetto è passata dal defunto al nuovo proprietario, che intende venderlo. La trascrizione può avvenire anche contestualmente al rogito, che però senza quest’atto non può concludersi.
Per far trascrivere dal notaio l’accettazione dell’eredità, bisogna portare:
- il certificato di morte di chi ha lasciato il bene in eredità
- l’atto di successione
Se l’immobile viene ereditato da più persone, è necessario che tutti concordino unanimemente alla sua vendita.
In caso contrario, ovvero, nel caso in cui non tutti gli eredi siano concordi a vendere l’immobile, sono disponibili 2 opzioni:
- vendere la propria quota di proprietà (in primis agli altri eredi, che ne hanno diritto di prelazione)
- scegliere la comunione davanti a un giudice (in caso di mancati accordi precedenti tra gli eredi). In questo caso, sarà il giudice a stabilire le condizioni di vendita e la suddivisione del ricavato tra gli eredi.