
Hai un appartamento da mettere in affitto?
Hai un appartamento vuoto e vorresti metterlo a reddito e non sai quale tipologia di contratto può fare al caso tuo?
Stai cercando un appartamento in affitto e non sai districarti tra le varie offerte sul mercato?
Che tu sia un proprietario di un appartamento o che tu stia cercando una casa in affitto, ecco qualche indicazione utile.
Se hai un appartamento vuoto, ti sarai accorto che le spese per mantenerlo ci sono comunque: Imu e spese di condominio, fra tutte.
Metterlo a reddito è la soluzione migliore per rientrare di liquidità immediate, ma è una procedura che può essere complessa se non si conoscono le varie opzioni di scelta.
Inoltre, la ricerca dell’inquilino giusto per te può essere lunga e stressante.
Noi ti aiuteremo a scegliere il tipo di contratto e l’inquilino giusto per te.
Ci occuperemo di selezionare i potenziali affittuari, valutando i redditi e le garanzie che ci richiederai.
Qui di seguito troverai le varie tipologie di contratti disponibili:
- Contratto a canone libero
- Contratto a canone concordato
- Contratto transitorio
- Contratto per studenti
Il contratto a canone libero.
Il contratto a canone libero (o 4+4) prevede la libertà di determinare l’importo dell’affitto senza limiti prestabiliti; la durata massima è 4 anni, al termine del quale, è possibile rinnovare tacitamente il contratto per altri 4 anni, alle medesime condizioni.
Al termine dei primi 8 anni di affitto, se proprietario e inquilino non hanno dato disdetta, il contratto è rinnovato per altri 4 anni.
Per recedere dal contratto, l’inquilino deve inviare una lettera raccomandata o pec, con 6 mesi di preavviso.
Anche il proprietario può chiedere l’interruzione del contratto, dando 6 mesi di preavviso (tramite raccomandata o pec) al termine della prima scadenza del contratto e solo per importanti e comprovate esigenze famigliari (vendita dell’appartamento, necessità di un familiare, ecc).
Il contratto a canone concordato (3+2 e altri)
Il contratto a canone concordato è un’alternativa al contratto libero e prevede dei valori immobiliari calcolati d’accordo con i sindacati di categorie e il comune.
I parametri per calcolare il canone di affitto sono diversi e tengono conto della zona in cui è ubicato l’immobile, del numero dei locali, de eventuali caratteristiche positive, quali la presenza dell’ascensore o dell’arredamento.
Il contratto a canone concordato ha la durata minima di 3 anni ed è previsto un rinnovo di anni 2 alla prima scadenza, alle medesime condizioni.
Allo scadere dei 5 anni, conduttore e locatore possono decidere di rinnovare il contratto (a nuove condizioni) o di disdirlo.
Per recedere dal contratto, l’inquilino deve inviare una lettera raccomandata o pec, con 3 o 6 mesi di preavviso (a seconda dell’opzione scelta nel contratto).
Anche il proprietario può chiedere l’interruzione del contratto, con 6 mesi di preavviso (tramite raccomandata o pec); al termine della prima scadenza del contratto e solo per importanti e comprovate esigenze famigliari (vendita dell’appartamento, necessità di un familiare, ecc).
Il contratto di affitto 3+2 ha degli importanti vantaggi fiscali sia per inquilino e proprietario.
- Il proprietario (locatore) beneficia della riduzione della base imponibile Irpef, di un’imposta di registro ridotta e di un’aliquota ridotta al 10 per cento se opta per il contratto di affitto minimo 3+2 con cedolare secca*
- Il conduttore che adibisce l’immobile ad abitazione principale può usufruire di un’agevolazione fiscale in funzione del reddito.
*Rimando per cedolare secca: Il contratto di affitto con cedolare secca non è soggetto a imposta di registro e imposta di bollo. Tale tipologia contrattuale, inoltre, prevede un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali. Chi opta per il contratto di affitto con cedolare secca rinuncia alla facoltà di chiedere, per tutta la durata dell’opzione, l’aggiornamento del canone di locazione
Contratto di affitto transitorio
Il contratto di affitto transitorio è caratterizzato da una durata minima di 1 mese fino ad un massimo di 18 mesi e la transitorietà del contratto deve essere giustificata da una o da entrambe le parti.
Per esempio, in caso di temporaneo trasferimento di lavoro o di spostamenti brevi, ma non per scopi turistici.
Può essere utilizzato il canone concordato e la cedolare secca, seppur con determinate limitazioni.
Contratto di affitto per studenti
I contratti di affitto per studenti sono formule di affitto adatte proprio per universitari fuori sede che cercano un appartamento in un comune diverso da quello di residenza.
I contratti di affitto per studenti rispondono al contratto a canone concordato e hanno le relative agevolazioni, con una variazione riguardo la durata del contratto (più breve: dai 6 ai 36 mesi).
Naturalmente, gli studenti devono dimostrare di frequentare una facoltà nel comune dell’immobile prescelto e non devono averne la residenza.
Il vantaggio per i proprietari è di poter affittare un immobile a più studenti e quindi riuscire a percepire un canone più alto, oltre a poter contare su durate più brevi.
Per gli inquilini è una tipologia che permette di usufruire delle agevolazioni fiscali previste per le famiglie che sostengono le spese.
Per gli inquilini:
Se stai cercando casa in affitto, devi sapere che sono disponibili diverse tipologie di contratto; ecco un elenco delle tipologie più frequenti che potrai trovare (Rimando all’elenco precedente)
Tieni presente che il proprietario dovrà scegliere tra diversi possibili “candidati” e valuterà positivamente:
- Contratti di lavoro a tempo indeterminato
- Redditi dimostrabili
- Eventuali referenze da precedenti proprietari di casa
- Garanzie bancarie o similiari